L’ultima volta che abbiamo parlato di YouTube era quando volevamo in qualche modo aggirare una delle ultime novità che ha integrato. Si trattava dell’eliminazione del tasto “Dislike“, sostituito da un più anonimo (e poco utile forse) “Non mi piace”. Oggi parliamo del social in un contesto diverso: quanto questo ha aiutato l’economia italiana. Non lo diremmo mai, ma la piattaforma di Google ha contribuito e non poco alla nostra economia. Vediamo i dettagli.
Non lo avreste mai detto, ma uno studio di Oxford Economics afferma che YouTube ha contribuito ad aumentare il PIL italiano e creato lavoro
Secondo un rapporto di Oxford Economics, YouTube ha contribuito all’aumento del PIL italiano. Questo non è solo un dato di fatto, corroborato dai dati dell’analisi, ma anche una ricerca unica nel suo genere. Per la prima volta infatti, una piattaforma digitale di questo tipo è stata presa in considerazione per uno studio di tipo economico. Un segnale questo che significa molto, sopratutto per quei professionisti che fanno del videomaking la loro fonte di reddito.
Lo studio di Oxford Economics ha evidenziato che l’ecosistema della piattaforma (video, dirette streaming, shorts e così via) ha contribuito per circa 190 milioni di euro al PIL italiano nel corso del 2020. Nello stesso periodo, sono stati generati 15.000 posti di lavoro collegati al mondo di YouTube. Queste fonti di guadagno non sostengono posti di lavoro e reddito solamente per i creatori di contenuti, ma anche l’attività economica più ampia nelle filiere e attraverso i consumi dei lavoratori.
Degli imprenditori della creatività italiani intervistati da Oxford Economics:
- il 75% afferma che YouTube ha avuto un impatto positivo sui loro obiettivi professionali
- il 76% concorda nel dire che essere YouTuber fa provare un senso di identificazione e appartenenza.
Se invece parliamo di supporto alle imprese, delle aziende intervistate nell’Unione Europea:
- il 70% concorda sul fatto che YouTube ha avuto un ruolo nell’aiutarle ad ampliare la propria base clienti,
- il 75% delle imprese UE ha convenuto che la presenza su YouTube aiuta a essere trovati dai clienti,
- il 72% concorda sul fatto che YouTube le aiuta a raggiungere nuovi segmenti di pubblico in tutto il mondo.
Via | Ansa