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Tutto quello che sappiamo su Whitechapel, il processore di Pixel 6

Giusto una settimana abbiamo avuto conferma che Whitechapel sarà veramente il processore di Google Pixel 6, ovvero il prossimo “top di gamma” dell’azienda di Mountain View. Top di gamma tra virgolette in quanto di norma, il brand non utilizza processori ultra performanti ma preferisce dei medio gamma. Questa volta però il SoC sarà proprietario e il suo nome in codice sarà GS101. Attraverso le notizie del team di 9to5Google andiamo a vedere tutto quello che sappiamo su questo processore.

Da chi è fatto Whitechapel per Google Pixel 6? Quanto sarà performante? Che modem e GPU avrà? Cerchiamo di comprendere tutto

Iniziamo con il dire che Whitechapel è stato “adottato” da Samsung. Per meglio dire, il team di Google si è affidato alla divisione SLSI (System Large Scale Integration) per la costruzione di questo nuovo processore. Tale divisione dell’azienda coreana è anche quella responsabile della produzione dei processori Exynos, noti ai più come acerrimi nemici degli Snapdragon. Questo fa pensare che ci sarà una certa somiglianza tra il SoC proprietario di Google e l’altro. Ma non è neanche detto.

Per quanto riguarda l’architettura, i dati in nostro possesso parlano di una costruzione che prevede tre cluster con due core Cortex-A78, due core Cortex-A76 e quattro core Cortex-A55. Benché si vociferi una somiglianza con gli Exynos, non risulta nessun processore Samsung con queste caratteristiche. L’obbiettivo di questo SoC, come degli altri per giunta, è quello di andare incontro ad un’autonomia maggiore.

In termini grafici, dunque la GPU, il chip Whitechapel ne utilizzerà una basata sull’architettura “Valhall” di Arm. Finora, solo poche GPU sono state annunciate con questo design, tra cui Mali-G77 e Mali-G78 di fascia alta, nonché il nuovo Mali-G68 di fascia media. Un grosso passo in “avanti” se così fosse in quanto tutti i chip del momento, almeno negli USA, sono dotati di GPU Adreno. Il motivo è semplice: prestazioni migliori. Tuttavia nell’ultimo periodo la controparte Mali sta facendo un eccellente lavoro.

Per quanto concerne l’AI e la sicurezza, nulla è chiaro e tutto abbastanza nebuloso. Mishaal Rahman di XDA , nel corroborare il rapporto Whitechapel di 9t05Google, ha confermato che il SoC sarebbe dotato di un nuovo chip di sicurezza chiamato “Dauntless”. Da quello che è stato possibile raccogliere dal codice sorgente di Chromium, Dauntless è un chip che può funzionare su dispositivi Android e Chrome OS ed è il successore di un chip precedente chiamato “Haven”, spesso denominato “Google Security Chip”.

Il modem, ovvero quel componente che permette la connettività di uno dispositivo ad esso associato, sarà lo stesso dei processori Exynos. Questo dato è stato confermato da un modder per le Google Camera che risponde al nome di cstark27. Il modem è chiamato Shannon ma non ci sono dati concreti per capire le sue prestazioni.

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Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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