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Studio: gli wearable aiutano solamente gli utenti più agiati, ecco perché

I fitness tracker e in generale tutti gli wearable per monitorare la salute e l’attività fisica di una persona stanno guadagnando popolarità. Il mercato si sta sviluppando velocemente e più andiamo a vanti, più cose potremo farci. Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che aiutano principalmente le persone benestanti, ma non migliorano l’attività fisica dei poveri. Ma tutto questo sarà vero? Sappiamo che uno studio non rispecchia sempre (e precisamente) la realtà dei fatti. Vediamo i dettagli.

Secondo uno studio, gli wearable (fitness tracker o smartwatch) aiuterebbero di più i “ricchi” rispetto alla fasce meno agiate

Gli autori dello studio hanno analizzato l’impatto dei programmi che tracciano l’attività fisica e la salute su persone con diverse fasce di reddito. I risultati sono stati sorprendenti. Le app studiate e gli wearable corrispondenti aiutano a migliorare la propria condizione solo le persone con uno status socioeconomico elevato. Pertanto, l’introduzione e la divulgazione della salute digitale possono in definitiva portare ad ampliare i divari sanitari tra i diversi gruppi sociali.

L’analisi ha incluso 19 diversi studi che hanno esaminato se cose come messaggi di testo, istruzioni web e wearable possono spingere le persone a essere più attive. I risultati hanno mostrato che tali strumenti erano inefficaci per le persone di basso status socioeconomico, mentre funzionavano con successo per le persone più ricche.  

gartner wearable

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Gli scienziati ritengono che potrebbero esserci diverse ragioni per questa situazione. Le persone con uno status socioeconomico inferiore tendono ad avere una minore alfabetizzazione in materia di sanità elettronica. Ciò significa che sono meno in grado di utilizzare la tecnologia per migliorare la loro salute. Nello specifico dicono che potrebbero utilizzare in modo errato gli strumenti per l’attività fisica. Inoltre, i meno agiati non hanno tanto tempo quanto i consumatori facoltosi per seguire tutti i consigli delle app digitali, come camminare di più o fare più esercizio.

La sfida più grande, affermano i ricercatori, è convincere le aziende a trovare modi per garantire che i loro prodotti vadano a beneficio dei gruppi a basso reddito. La loro attenzione, tuttavia, è rivolta a quei clienti che sono disposti e sono in grado di acquistare i loro prodotti. Dunque ci chiediamo: le aziende vedranno davvero un’occasione nel convincere le fasce meno agiate? E soprattutto, come faranno?

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Via | The Verge

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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