“Se vieni ucciso in Matrix, muori qui?” chiedeva Neo in Matrix e Morpheus rispondeva “Il corpo non sopravvive senza mente“. Ed è proprio quello che tenterebbe di fare Palmer Luckey, il fondatore e creatore di Oculus Rift. Secondo quanto annunciato sul suo blog personale e risportato in seguito da Vice, il genio della tecnologia avrebbe creato un visore VR unico nel suo genere che ti uccide se muori nella realtà virtuale.
Un’opera d’arte provocatoria da parte di Palmer Luckey, il creatore di Oculus Rift. Un visore VR che ti uccide se muori nel gioco
Il visore VR si presenta come un casco Meta Quest Pro con tre cariche esplosive che vengono poste sopra lo schermo, cioè, appunto, di fronte alla parte anteriore del cervello dell’utente. Se vengono attivate, faranno letteralmente saltare in aria lo sfortunato giocatore. Palmer Luckey ha spiegato sul suo blog che c’è un motivo per la creazione di questo dispositivo VR. Tutto sta nel coinvolgimento:
L’idea di legare la tua vita reale a un avatar virtuale mi ha sempre affascinato: alzi istantaneamente la posta in gioco al massimo e costringi le persone a ripensare fondamentalmente a come interagiscono con il mondo virtuale e i giocatori in esso contenuti. La grafica avanzata può rendere un gioco più realistico, ma solo la minaccia di gravi conseguenze renderà il gioco reale per te e per qualsiasi altra persona
Ma andiamo per ordine. Come è stato creato questo visore VR che ti uccide veramente se muori digitalmente? Il magnate si è basato sulla serie di romanzi e anime Sword Art Online. In questo universo immaginario, gli eventi si svolgono in un anno alternativo del 2022, in cui gli utenti possono entrare nella realtà virtuale utilizzando uno speciale casco NerveGear. Il casco simula tutte le sensazioni e permette di immergerti completamente nel mondo virtuale. Tuttavia, il giorno del lancio di questo VR, migliaia di giocatori si ritrovano bloccati in un mondo digitale e per tornare alla realtà, devono attraversare 100 livelli e non morire. In caso contrario, l’utente muore per davvero.
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Lucky ha dichiarato sul suo blog di aver usato tre cariche esplosive, che di solito usa per “un altro progetto“. I giornalisti hanno notato tra l’altro che la sua compagnia chiamata Anduril (il nome della spada di utilizzata da Aragorn durante la Guerra dell’Anello) sta creando munizioni, sistemi anti-droni e altri dispositivi militari per l’esercito degli Stati Uniti. Oltre agli esplosivi, l’inventore ha aggiunto un fotosensore che reagisce allo sfarfallio dello schermo quando un personaggio muore e fa esplodere le cariche.
Lucky ha anche detto che prevede di aggiungere una protezione contro l’accesso non autorizzato al casco VR, che non consentirà di rimuoverlo in anticipo. Ma niente paura: l’inventore ha detto che questa è ancora solo un’opera d’arte provocatoria e mai si penserebbe di metterla in vendita. Anche se, secondo me, qualche folle che la utilizzerebbe c’è.
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