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Sony presenta il primo sensore CMOS multistrato al mondo

Sony è un’azienda all’avanguardia per quanto concerne le fotocamere. Questo vale sia per gli smartphone che per le macchine fotografiche, reflex o meno. Per ciò che concerne i dispositivi mobili, nella giornata di ieri l’azienda ha presentato un sensore rivoluzionario. Si tratta del primo sensore fotografico CMOS multistrato al mondo, con una densità di pixel assurdamente alta, nonché una precisione e una qualità del colore senza precedenti. Vediamo i dettagli insieme.

Sony rivoluzione le fotocamere per smartphone con un sensore nuovo: il primo CMOS multistrato al mondo è il suo. Ecco i dettagli

Sony ha annunciato oggi lo sviluppo del primo sensore CMOS multistrato al mondo. È progettato per l’uso negli smartphone e ha il potenziale per portare la fotografia mobile a un livello completamente nuovo, specialmente in condizioni di scarsa illuminazione. La svolta risiede nella disposizione verticale dello strato di transistor di pixel sotto lo strato del fotodiodo. Secondo l’azienda, questo è un design completamente nuovo di sensori CMOS, che consente di espandere significativamente la gamma dinamica e migliorare la qualità delle riprese in condizioni di scarsa illuminazione. 

Sony presenta il primo sensore CMOS multistrato al mondo
Il funzionamento del sensore CMOS di nuova generazione di Sony

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Nei sensori CMOS tradizionali, i fotodiodi e i transistor a pixel sono disposti in uno strato in parallelo uno accanto all’altro. I fotodiodi catturano la luce che entra nell’obiettivo della fotocamera e la convertono in segnali elettrici. I pixel transistor quindi decodificano questi segnali in dati di colore sulla matrice stessa, dopodiché queste informazioni vengono inviate al chip del sensore CMOS. Successivamente, entra in gioco il processore di segnale, che è responsabile dell’elaborazione dell’immagine risultante, producendo l’immagine finale, che l’utente vede nella sua galleria.

Posizionando i fotodiodi e i pixel transistor in due strati, Sony ha aumentato l’area e il volume di ciascuno strato e ha migliorato l’efficienza di ognuno di essi. Questo ci ha permesso di raddoppiare la quantità di dati di colore e luminanza che ogni pixel può gestire. Di conseguenza, un segnale con una saturazione maggiore da ciascun pixel fornisce una gamma dinamica molto più ampia. Inoltre, questi transistor, a causa dello spazio libero, possono essere più grandi, il che porta a una diminuzione del rumore nelle fotografie.

Sfortunatamente, Sony non ha ancora annunciato quando tali sensori appariranno negli smartphone ma prevediamo che il prossimo anno sia quello giusto.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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