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Recensione Realme 7 – Lo smartphone medio gamma più convincente del momento

Il vero terreno di scontro delle varie OEM di smartphone è la fascia media del mercato. Per qualcuno quanto proposto non è all’altezza del nome, come ad esempio OnePlus con il modello Nord N100, device che ci ha lasciati piuttosto perplessi ma anche la stessa POCO che con il modello M3 non ha convinto appieno. A rendere giustizia alla fascia media ci pensa Realme 7, che se la batte con tanti altri modelli che offrono prestazioni e prezzo analoghi ma dopo averlo provato in maniera approfondita posso dirvi che lui è la scelta migliore che potete fare se disponete di un budget limitato sotto i 200 euro, ed ora ve lo racconto in questa recensione.

Come sempre partiamo dalla confezione di vendita, che nel caso del dispositivo targato Realme si presenta con un coloratissimo giallo canarino, che richiama il colore del logo del brand, al cui interno è contenuta la seguente dotazione:

  • Realme 7;
  • Cavo USB Type-C per ricarica e trasferimento dati;
  • Alimentatore con presa europea da parete, con output massimo di 30W;
  • Cover morbida colore fumè in TPU;
  • Pellicola in plastica protettiva per lo schermo;
  • Spillo per la rimozione del vassoio SIM;
  • Manuale d’istruzioni;
  • Cartoncino della certificazione TÜV Rheinland;

VALORI SAR: 0,972 W/Kg (Testa), 1,218 W/Kg (Corpo).

L’azienda ha puntato tutto sulla concretezza per questo Realme 7, senza rinunciare ad un piacere estetico, che per quanto non si distingua per originalità, riesce comunque a farsi valere al netto di materiali utilizzati, sia per la back cover che per il frame che corre lungo il perimetro dello smartphone, in policarbonato. Nello specifico sul posteriore troviamo una doppia lavorazione della plastica che si compone di una larga striscia in verniciatura opaca ed ulteriore striscia più ridotta in larghezza invece lucida. Quando Realme 7 viene colpito da luce diretta del sole, vengono emessi dei graziosi giochi di luce che sembrano formare delle V, ma a parte ciò quello che piace è il design liscio del posteriore, che oltre ad interrompersi per il logo stampato dell’azienda, lo fa anche per la presenza del comparto fotografico, un rettangolo che ospita 4 ottiche ed un flash LED single tone.

I bordi sono curvi ed a loro modo agevolano la maneggevolezza del dispositivo, per quanto non sia proprio uno dei punti di forza, per via delle dimensioni pari a 162,3 x 75,4 x 9,4 mm ed un peso di 196,5 grammi, tutti giustificati dalla presenza di una batteria da 5000 mAh, di cui vi parlo più avanti per quel che riguarda l’autonomia. Il profilo superiore è privo di elementi mentre specularmente troviamo l’ingresso jack da 3,5 mm, microfono principale, ingresso Type-C per la ricarica con supporto OTG, ma niente uscita video e lo speaker di sistema di tipo mono, il quale offre un buon volume d’ascolto, senza mai distorcere il suono al massimo livello d’ascolto, risultando però carente nell’esprimere le tonalità basse, che per determinati generi musicali risultano alquanti piatti, ma fortunatamente potrete sfruttare i vostri auricolari cablati preferiti o al massimo cuffiette TWS. Peraltro a livello software abbiamo la funzione Real Power Sound, sviluppata dalla collaborazione tra Realme e Dirac Research AB, che permetterà di impostare degli effetti sonori ed equalizzare al meglio il suono in cuffia. Per quel che riguarda invece la qualità audio in chiamata nulla di negativo da portare alla vostra attenzione, poiché la resa è sempre stata eccellente.

realme 7

Sul profilo sinistro di Realme 7 trovano sede il bilanciere del volume ed il vassoio SIM che offre ben 3 slot, di cui 2 dedicati alle SIM in formato nano ed il terzo alla micro SD per espandere la memoria integrata con supporto fino a 256 GB. Personalmente utilizzando operatore Iliad non ho mai agganciato il segnale del 4G+, ma non ho avuto alcun problema di navigazione grazie al modem integrato LTE di cat. 12, arrivando a picchi di 110 Mbps in download ed oltre 60 Mbps in upload, pertanto molto meglio di terminali che si fregiano di 4G+ o addirittura 5G.

Il profilo destro invece ci regala la presenza del pulsante d’accensione inserito in una scanalatura, poiché offre anche l’integrazione del sensore d’impronte digitali Una scelta azzeccata, innanzitutto perché l’aspetto del telefono risulta ancor più premium ma poi anche per il fatto che la posizione dello stesso è stata studiata appositamente per far si che il pollice destro oppure il dito indice della mano sinistra, coincidano perfettamente con questo sensore, che si è rivelato pertanto rapido ed affidabile nello sblocco.

Frontalmente Realme 7 spicca per un bellissimo display che ricopre il 90,5% della superficie a disposizione, interrompendo il suo look per via del punch hole posizionato superiormente nel lato sinistro, in cui è stata inserita la camera selfie. Parliamo di un pannello da 6,5 pollici IPS in risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), 405 PPI, protetto da vetro Corning Gorilla Glass (l’azienda non specifica il grado, ma dovrebbe essere una terza generazione) ma soprattutto che si fregia di un refresh rate a 90 Hz e supporto ai DRM Widevine L1, permettendo quindi la visione di contenuti su piattaforme in streaming come Netflix, in alta definizione.

Purtroppo la certificazione Widevine L1 non viene riconosciuta da Prime Video ma poco male perché possiamo invece beneficiare del supporto a contenuti in HDR. Il valore del refresh rate può essere scelto nelle impostazioni, spaziando tra valori fissi come 60 o 90 Hz oppure lasciare che sia il sistema a meglio adattare la frequenza d’aggiornamento in base ai contenuti mostrati a schermo. Peraltro sempre a livello software possiamo anche regolare la temperatura colore ed abilitare o meno l’effetto visivo OSIE, che permette di migliorare i contrasti delle immagini. Altre chicche software sono la possibilità di risvegliare o spegnere il display con un doppio tocco, oppure riaccenderlo con il semplice sollevamento del telefono.

E fatto il pippone delle specifiche, non mi resta che pronunciarmi sulla qualità di questo display, che peraltro con i suoi 480 nits di luminosità, offre anche un’ottima leggibilità sotto luce diretta del sole. I colori restituiti nel complesso sono piacevoli e piuttosto fedeli alla realtà, ottimo il bilanciamento del bianco e oltre che neri piuttosto profondi anche a diverse inclinazioni. Insomma Realme 7 gode di uno più performanti pannelli che ho potuto apprezzare nella fascia media del mercato, spiccando a livello estetico anche per via di cornici tutto sommato piuttosto contenute, dove in quella superiore troviamo inserita la capsula auricolare ed i sensori di prossimità e luminosità che lavorano in maniera perfetta, nei vari scenari, mentre da sottolineare l’assenza di un LED di notifica.

I pulsanti di navigazione naturalmente sono virtuali ed inseriti a display, ma all’occorrenza possiamo sfruttare le comode gesture di navigazione a schermo intero, oltre che a poter sfruttare una barra laterale che permette alcune funzioni rapide oltre che il richiamo di determinate applicazioni e se proprio siamo patiti delle gesture, le possiamo sfruttare anche a schermo spento, disegnando una determinata lettera per attivare o richiamare funzioni ed applicazioni.

Insomma, sta prendendo forma il fatto che Realme non ha tralasciato proprio nulla al caso a livello software, basando il tutto su Android 10 per mezzo di interfaccia personalizzata Realme UI, con patch aggiornate a dicembre 2020. Il firmware è ricco di funzioni e per nulla fastidioso in termini di design, anzi lo stesso è molto curato a livello grafico, come ad esempio la bellissima animazione che appare quando mettiamo in funzione la camera selfie, per lo scatto di una foto oppure per la funzione di sblocco tramite riconoscimento del volto, che avviene in maniera rapida e precisa anche in condizioni d’illuminazione non favorevoli. Peraltro Realme è uno di quei brand che aggiorna costantemente i propri dispositivi e tra i primi a portare le novità introdotte dai rilasci Android.

Ok tutto molto bello, ma come gira questo Realme 7, perché sicuro qualcuno storcerò il naso per la presenza a livello di processore di una soluzione fornita da MediaTek. Beh, si sbagliano perché Realme 7 non rinuncia a prestazione ed affidabilità grazie proprio al SoC Mediatek Helio G95, un chipset da “gaming” che si basa su una struttura octa-core con clock massimo di 2.05 GHz a sui si affianca per la parte grafica la GPU quad-core ARM Mali-G76 MC4 con clock fino a 900 MHz. Prestazioni pertanto eccellenti anche in condizioni più complesse come quelle del gaming, permettendo di avviare applicazioni come Call of Duty Mobile, Asphalt 9, Genshin Impact etc.. al meglio dell’esperienza ludica, seppur i dettagli grafici non sempre siano al massimo, ma quel che conta è che non si avvertono mai cali di frame rate e soprattutto surriscaldamenti, poiché l’azienda ha dotato il Realme 7 si un sistema di raffreddamento in fibra di carbonio.

realme 7

Per il resto delle operazioni quotidiane possiamo poi contare sulla presenza di una memoria RAM di tipo LPDDR4X con tagli da 6 (quella da noi in test) o 8 GB, mentre la memoria interna (espandibile) è di tipo UFS 2.1 con tagli da 64 (quella da noi in test) o 128 GB, quindi non di ultima generazione ma piuttosto veloci per ricoprire ogni compito che andrete a svolgere con il telefono, godendo anche di una gestione del multitasking buona e sempre reattiva.

Il resto delle specifiche vedono la presenza di un WiFi a doppia banda, Bluetooth 5.0, GPS/AGPS/Beidou/Glonass, sensori di giroscopio ed accelerazione ma anche dell’NFC per i pagamenti in mobilità con pieno supporto a Google Pay, assente invece la Radio FM. Tutto funziona a meraviglia e nel complesso l’ottimizzazione del software nei confronti dell’hardware si ripercuote in maniera positiva anche nell’autonomia della batteria, che ripeto si esprime con 5000 mAh e relativo supporto alla ricarica rapida Dart Charge da 30W, la quale permette in soli 26 minuti di ricaricare lo smartphone del 50%, mentre con poco meno di un’ora otteniamo il pieno d’energia.  Naturalmente l’effettiva resa dipende dall’utilizzo che fate di un telefono, ma in linea di massimo io personalmente ho sempre portato a termina la mia giornata, arrivando ad ottenere quasi 8 ore di schermo attivo con ancora il 20% di carica residua, niente male davvero!!!

Nelle mie recensioni lascio quasi sempre per ultimo il capitolo fotografia e video, forse uno dei più importanti per uno smartphone, tanto che alcuni utenti la prima cosa che chiedono è proprio come scatta un telefono senza nemmeno pensare al resto delle specifiche. Beh Realme 7 si difende bene anche in questo ambito, proponendo sul frontale una camera selfie da 16 MP, con sensore Sony IMX471 ed apertura f/2.1 mentre sul posteriore le ottiche utilizzate sono ben 4, il cui sensore primario è un’unità da 48 MP, f/1,8 a cui si aggiunge un obiettivo ultrawide da 8 MP, FOV 119°, f/2,3 ed ulteriori due elementi con apertura f/2.4 che svolgono attività di bokeh (B/N) e macro con fuoco da 4 cm.

Purtroppo confermo quanto in genere si dice della presenza dei sensori bokeh e macro, ovvero che sono stati inseriti solo per marketing, ma nel complesso devo apprezzare che Realme ha fatto notevoli progressi in ambito fotografico. Rispetto al Realme 5 Pro che avevo recensito oltre un anno fa e di cui ero rimasto spiacevolmente deluso, questo Realme 7 offre ottimi scatti, con buona raccolta di dettagli, colori ben bilanciati e gamma dinamica che stupisce per la fascia di prezzo cui viene proposto il terminale.

Anche gli scatti con la camera grandangolare non vengono “degradati” a livello cromatico, almeno in condizioni di buona illuminazione, mentre in modalità notte devo dire che gli scatti che lo smartphone tira fuori sono piuttosto validi, almeno per scenari in cui non sono presenti soggetti in movimento.

La modalità notte è peraltro disponibile anche per la camera selfie così come l’HDR automatico e nel complesso il software è piuttosto completo e ricco di funzioni, mentre la resa dell’ottica selfie purtroppo soffre di un effetto bellezza troppo marcato anche quando questo è disattivo. I video poi possono essere registrati fino in 4K a 30 fps ma a 1080p a 30 fps possiamo anche sfruttare la stabilizzazione UIS oltre che la funzione UIS Max, ottenendo video molto stabilizzati, ma in questo caso la qualità cala leggermente. Ottima invece la cattura dell’audio da parte del microfono e nel complesso il comparto fotografico è risultato migliore di tanti altri rivali, spesso anche con costi superiori.

CONCLUSIONI

Realme 7 parte da una base prezzi di 179 euro per le colorazioni Mist Blue e Mist White nella versione 6/64 GB che poi è quella che vi consiglio perché non avrebbe senso spendere soldi in più in quanto il quantitativo di RAM è più che giusto per ogni situazione di lavoro e la memoria interna è espandibile, quindi potrete magari riutilizzare una schedina che già possedete. Ma a parte ciò lo smartphone è l’equilibrio perfetto in termini di rapporto qualità/prezzo, con ottime prestazioni, autonomia davvero eccellente, buoni scatti fotografici e quindi a meno che non siate dei professionisti che necessitano di chissà quale specifica, Realme 7 è lo smartphone su cui puntare soprattutto se avete un budget limitato ma non volete rinunciare quasi a nulla.

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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