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Recensione Mobvoi TicPods 2 Pro: le cuffie TWS più smart

Dopo aver rincorso lo stile inconfondibile delle AirPods di Apple, sul mercato approdano tante soluzioni che si fanno apprezzare non solo per il loro design ma anche per una serie di caratteristiche uniche nel loro genere, come le nuove TicPods 2 Pro di Mobvoi, le quali promettono una qualità ottima in ascolto musica e chiamata e che si differenziano per l’adozione di una tecnologia proprietaria, che tanto le ha fatte amare dai miei colleghi recensori. Avranno conquistato il mio cuore, pardòn, orecchio? Scopriamolo in questa recensione completa.

Partiamo come al solito dal contenuto della confezione, che si preannuncia decisamente premium, al cui interno troviamo una guida rapida illustrata, manuale d’utilizzo multilingua, tra cui l’italiano ed il cavo di ricarica USB Type-C oltre che naturalmente il case di ricarica delle nostre cuffiette TWS.

ticpods 2 pro

Il bussolotto ha un peso con auricolari inseriti di soli 37,8 grammi, che rende praticamente il trasporto dello stesso ultra confortevole considerando le misure ultra ridotte di tutto il prodotto audio. Il coperchio riporta una superficie zigrinata che permette immediatamente il riconoscimento del lato d’apertura in aggiunta al piccolo incavo sulla parte frontale del case, dove troviamo anche due piccoli LED distanziati dalla scritta TicPods, che attestano lo stato di carica del case stesso, quando viene aperto il coperchio: colore ROSSO per comunicare il fabbisogno energetico, colore VERDE per procedere senza timore all’utilizzo.

Specularmente troviamo l’ingresso Type-C per la ricarica del bussolotto, che integra una batteria da 390 mAh, la quale viene ricaricata in circa 2 ore e 20 minuti permettendo una carica delle cuffie integrate per circa 4,5 volte, ottenendo di fatto una durata d’utilizzo giornaliera di oltre 16 ore, considerando la batteria minuscola integrata negli auricolari da 30 mAh permettendo invece una durata di 3 ore e 45 minuti con audio impostato circa all’80% della reale portata. Infine una carica di soli 5 minuti fornisce fino ad 1 ora di riproduzione

ticpods 2 pro

Aprendo il coperchio nella parte inferiore dello stesso troviamo due piccoli inserti in silicone, che servono a spingere gli auricolari contro i magneti posti in sede, evitando che durante il trasporto i micro movimenti possano creare degli spostamenti che potrebbero interrompere l’avanzamento della carica. Troviamo poi un pulsante, che andrà utilizzato soltanto per il primo pairing con lo smartphone, necessariamente tramite app companion e poi naturalmente troviamo i nostri TicPods 2 Pro, le cui posizioni sono contraddistinte dalle lettera L (left) e R (right).

Ho trovato due difetti: il primo relativo al coperchio, che seppur goda di una chiusura di tipo magnetica decisamente salda, purtroppo non risulta rinforzata la cerniera che lascia quindi “libero” il coperchio da movimenti involontari, pertanto in fase di apertura dovrete semore rivolgere il case con la parte superiore verso di voi altrimenti il coperchio si richiuderà su se stesso. Altro difetto che ho trovato è relativo alla posizione degli auricolari, in quanto per portare all’orecchio il driver corretto dovremmo effettuare una rotazione dello stesso, rendendo quindi innaturale e poco pratico il movimento. Ad ogni modo lo sgancio avviene in maniera semplice, così come i magneti risultano molto potenti, ancorando in maniera salda le cuffiette, anche se soggette a forti scossoni.

Mobvoi TicPods 2 Pro
Mobvoi TicPods 2 Pro
True Wireless | Qualcomm aptX | TicHear | TicMotion | IPX4 | Bluetooth 5.0
139,99
image

Le TicPods 2 Pro si mostrano con il classico design a bastoncino ma con driver di tipo NON-in-ear, proprio come le AirPods, ma in questo caso le rifiniture sono lasciate un pò al caso, in quanto è ben visibile la congiunzione delle plastiche utilizzate. Ad ogni modo troviamo su entrambi i bastoncini nella parte superiore frontale un microfono mentre nella parte interna, sono presenti i 3 pogo-pin per la ricarica. Altro microfono è posizionato nella parte inferiore del bastoncino, mentre sul driver principale troviamo la lettera R/L, la retina in metallo a protezione della cassa ed il sensore ottico di prossimità che permetterà di mettere in Play / Pausa il contenuto multimediale, senza passare per i comandi touch di cui godono queste TicPods 2 Pro.

Il comfort generale è garantito non solo dalla forma ispirata alla proposta di Apple, ma anche da un peso di soli 4,4 grammi, che pertanto permette l’indossabilità per diverse ore senza mai generare fastidi. Inoltre il driver ha una forma piuttosto piena, andando quindi a riempire efficacemente lo spazio a disposizione, stabilizzando gli auricolari all’interno del nostro condotto, rendendo saldo il loro posizionamento anche in condizioni particolari quali corsa etc..

ticpods 2 pro

Ovviamente questa è una considerazione personale, quindi alcuni acquirenti delle TicPods 2 Pro potrebbero avere una divergente opinione sul comfort di questi auricolari. Del resto è difficile realizzare un prodotto che calzi perfettamente a tutti data l’unicità dei soggetti. Completa le specifiche la presenza della certificazione IPX4.

La società afferma che gli auricolari TicPods 2 Pro consentono di canalizzare l’audio direttamente nell’orecchio, mentre la cancellazione del rumore a doppio microfono rende più facile agli altri ascoltare la tua voce isolando i rumori ambientali esterni. Per dirla in breve la soluzione di Mobvoi offre buoni microfoni che permettono di catturare con buona qualità la nostra voce, isolandola dal contesto che ci circonda, seppur questo non sia del tutto escluso dalla resa finale. Pertanto in condizioni particolarmente rumorose, il nostro interlocutore sentirà bene la nostra voce ma al tempo stesso potrebbe essere infastidito proprio dal rumore di fondo dell’ambiente cui ci troviamo.

ticpods 2 pro

Per quel che concerne l’ascolto musicale e/o video, le TicPods 2 Pro risultano un’eccellenza, regalando un sound contraddistinto da tutte le sfumature dello spettro sonoro messe a disposizione, senza protendere in sbilanciamenti particolari verso tonalità medio/alte e bassi. Peraltro tramite l’app companion possiamo regolare la sonorità secondo determinati scenari, ottimizzando quindi la qualità nei generi come jazz, pop, rock etc.. Viene inoltre garantito lo zero lag per contenuti in streaming grazie alla presenza di un chip Qualcomm  QCC5121 Bluetooth 5.0 con portata in campo aperto oltre i 10 metri, il che regala alle nostre cuffiete anche la qualità del codec audio aptX e AAC.

Tra le funzioni messe a disposizione da queste cuffie TWS troviamo la possibilità di comandare le tracce musicali tramite la superficie touch che risiede nel gambo al di sotto del driver. Il Play/Pausa come già anticipato è garantito semplicemente togliendo o indossando l’auricolare (funzione disattivabile da app), mentre con un doppio tocco possiamo skippare avanti (si può decidere di skippare indietro tramite app ma non si può impostare l’FFW/REW su entrambi gli auricolari) oppure rispondere alle chiamate in arrivo. In chiamata sempre con due tocchi si terminerà la conversazione. E’ possibile inoltre regolare il volume con uno swipe verso il basso oppure verso l’alto ed infine tenendo premuto sulla superficie touch per circa 2 secondi si attiverà l’assistente vocale del proprio telefono. Purtroppo, fatto a mio avviso gravissimo, le TicPods 2 Pro non possono essere utilizzate in maniera indipendente, senza che esista una cuffia master, in quanto sarà l’auricolare SX ad essere il primario e quindi indossando solo quello DX non avrete alcun feedback.

Come detto ad inizio recensione le TicPods 2 Pro si contraddistinguono per l’adozione di due tecnologie proprietarie, quali TicHear e TicMotion. La prima dovrebbe garantire alla perfezione l’integrazione attraverso comandi vocali. Infatti i microfoni delle nostre cuffiette sono sempre in ascolto e all’occorrenza impartendo il comando giusto, possiamo comandare i contenuti multimediali (Play, Pausa, Avanti ed Indietro di una traccia ma anche rispondere o terminare una chiamata). Peccato che i comandi sono riconosciuti soltanto in lingua inglese, ma soprattutto devono essere dotati con una certa tonalità di voce e pronuncia, rendendo di fatto quasi inutilizzabile questa feature, in considerazione che spesso i comandati non sono riconosciuti oltre che spesso ci ritroveremo ad urlare per impartire il comando. Mobovoi, perchè non hai dato la possibilità di impostare il comando in base alla nostra voce, come ad esempio avviene con Hey Google?

ticpods 2 pro

Altra funzione associata alla tecnologia TicHear è quella di richiamare l’assistente vocale dello smartphone con la frase HEY TICO. Funzione forse utile con i dispositivi iOS, sui quali Siri va richiamata passando per forza dallo smartphone a meno che non si utilizzino le Airpods di nuova generazione, ma nel caso di Android è possibile richiamare il Google Assistant sia con l’utilizzo di auricolari che senza. Pertanto anche questa funzione per la stragrande maggioranza dell’utenza risulta, ridicola e inutile.

A questo punto penserete che ad avere entusiasmato i miei colleghi recensori sia la tecnologia TicMotion ed invece vi spoilero già che anche in questo caso abbiamo a che fare con una feature malfunzionante ed inutile. TiMotion ci permette su carta di rispondere alle chiamate effettuando con la testa il segno del SI mentre si può rifiutare la chiamata semplicemente effettuando con la testa il segno del NO. Premesso che io sono riuscito a sfruttare soltanto la gesture del NO, ma vi immaginate in mezzo la strada mentre state passeggiando, cominciare a scuotere la testa per rispondere o rifiutare una chiamata? Probabilmente i passanti penseranno di voi che siete degli squilibrati, quando le stesse funzioni possono essere raggiunte con un più elegante e discreto touch sull’auricolare.

Qualcuno ha asserito che la funzione diventa utile ad esempio nel caso ci troviamo al volante per poter rispondere evitando distrazioni, ma in realtà saremo ancor più ditratti considerando che distogliamo lo sguardo dalla strada per effettuare la gesture del caso.

Dall’applicazione Mobvoi, possiamo andare a gestire tutte le impostazioni del caso ed attivare/disattivare quanto raccontato fino ad ora. Da qui è possibile anche abilitate il codec AptX per una migliore qualità audio, nonchè gestire l’equalizzatore musicale, ed impostare o meno gli avvisi sonori relativi a connessione/disconnessione, batteria scarica etc.. All’avvio dell’applicazione ci viene mostrato, in perfetto stile Apple, anche un pop up riepilogativo riguardante lo stat di carica della cuffie e del box di carica. Inoltre altra funzione messa a disposizione è la possibilità di effettuare delle traduzioni. Indovinate un pò? Anche in tale ambito abbiamo delle problematiche: infatti impostando la lingua italiana come base di partenza, la traduzione non partirà restituendo errore di rete, quindi meglio avvalersi del buon vecchio e gratuito Google Traduttore. L’unica utilità è che ascoltiamo quello che dobbiamo tradurre con l’auricolare sinistro e riceviamo la traduzione sull’auricolare destro, così da poterci permettere di dare la cuffia alla persona straniera con cui vogliamo interloquire.

Conclusioni

Posso consigliarvele ad occhi chiusi? Le TicPods 2 Pro a mio avviso sono delle ottime cuffie TWS per quel che concerne la tradizionalità d’ascolto musicale nonché nella qualità in chiamata, ma per le innovazioni inserite nel prodotto, le quali fanno alzare il prezzo, sono senz’altro bocciate. Risultano buone pertanto anche per le dimensioni compatte, per l’ottima indossabilità, per la possibilità di utilizzare i comandi touch e l’autonomia generale ma al prezzo cui vengono offerte sia su Amazon che sullo store ufficiale, la concorrenza di alto livello è davvero tanta, come ad esempio le FreeBuds di Huawei.

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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