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Qualcomm lancia la sfida a Google: ecco gli smart glass di nuova generazione

Pochi giorni fa abbiamo avuto modo di vedere i prossimi smart glass di Google. A dirla tutta non lo abbiamo visti ma l’azienda di Mountain View ha deciso di rivelare delle caratteristiche davvero interessanti. Oggi Qualcomm, insieme ai processori Snapdragon di nuova generazione, ha svelato i suoi occhiali intelligenti. Il guanto di sfida a Google dunque è stato lanciato: quali saranno gli occhiali migliori sul mercato? Nell’attesa di saperlo, andiamo a vederne le capacità.

Dopo qualche giorno rispetto a Google, anche Qualcomm ha deciso di rivelare i suoi occhiali intelligenti o smart glass. Ecco i dettagli

Insieme ai processori Snapdragon 8+ Gen 1 e 7 Gen 1, Qualcomm ha presentato una nuova versione degli occhiali intelligenti per la realtà aumentata. Questi sono basati sulla piattaforma mobile Snapdragon XR2. Rispetto alla generazione precedente, hanno perso la connessione cablata e sono diventati notevolmente più compatti

La versione precedente di smart glass di Qualcomm è basata sul SoC Snapdragon XR1 e funzionava solo se collegata via cavo a uno smartphone. La nuova versione invece, è totalmente wireless e molto più compatta. Il peso del dispositivo è di 115 grammi. È vero, la batteria integrata con una capacità di 650 mAh e con applicazioni impegnative dura solo 30 minuti. Tuttavia, nelle attività con meno grafica, il risultato sarà migliore. È possibile collegare una batteria esterna e i produttori di terze parti hanno l’opportunità di modificare il design installando alimentatori più capienti.

qualcomm smart glass
La prima generazione dei Qualcomm smart glass confrontata con la seconda

Gli occhiali smart di Qualcomm utilizzano un paio di schermi da 0.49″ di SeeYa Technology, realizzati utilizzando la tecnologia micro-OLED. Hanno una risoluzione di 1920×1080 pixel e una frequenza di aggiornamento di 90Hz ciascuno. L’angolo del campo visivo è stato ridotto da 45 a 40 gradi. Il ritardo tra il trasferimento dei dati da uno smartphone o da un computer è di soli 3 ms. Il dispositivo è in grado di tracciare la posizione della testa e il movimento delle mani dell’utente per interagire con oggetti virtuali.

Il dispositivo è già disponibile per alcuni partner in modo che possano sviluppare le proprie soluzioni basate su di esso. Tuttavia, non viene riportata alcuna notizia per la loro comparsa sul mercato di massa.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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