La crisi tra Russia e Ucraina non porterà solo ad un aumento dei costi chip, ma anche al ritiro di alcune aziende dal mercato. Google, da parte sua, ha impedito di acquistare le applicazioni a pagamento dal Play Store. Ma ora parliamo di Qualcomm, uno dei maggiori fornitori di chip (non solo per smartphone) al mondo. Secondo quanto apprendiamo da Twitter, anche il colosso statunitense ha deciso di “ritirarsi” dal mercato russo. Vediamo i dettagli.
La crisi tra Russia e Ucraina coinvolge anche le aziende tecnologiche e Qualcomm non fa eccezione. Ecco la dichiarazione ufficiale del brand
Il produttore di chip americano Qualcomm ha ufficialmente annunciato ieri di aver smesso di vendere i suoi prodotti alle società russe. Il motivo sono le sanzioni imposte dalla comunità mondiale in risposta alla guerra scatenata dalla Russia sul territorio dell’Ucraina.
La dichiarazione è stata rilasciata dal vicepresidente senior di Qualcomm Newton Tibbits, commentando su Twitter la carica del vicepresidente dell’Ucraina Mikhail Fedorov. Il funzionario ucraino ha invitato il produttore di chip a unirsi al boicottaggio e interrompere la fornitura dei suoi prodotti alla Russia. Secondo lui, i prodotti Qualcomm sono ancora disponibili sul mercato russo e in questo modo la società “permette inavvertitamente a questo paese di uccidere migliaia di ucraini“.
Da parte sua, Newton Tibbits ha affermato che Qualcomm ha chiesto una soluzione pacifica dell’aggressione russa in Ucraina, ha fatto donazioni dirette a organizzazioni di beneficenza che aiutano gli ucraini. Ha assicurato inoltre che rispetta le sanzioni e le leggi statunitensi e non vende prodotti alle società russe.
All’inizio di questo mese, in una riunione degli azionisti di Qualcomm, è stato affermato che le entrate dell’azienda derivanti dal lavoro in Ucraina e Russia sono inferiori all’1% delle entrate totali, quindi l’uscita dell’azienda dal mercato russo non sarà poi tanto dolorosa tutto sommato.
Via | Reuters
