Il settore gaming è sempre più fruttuoso e le aziende di telefonia puntano molto sui dispositivi dedicati a tale scopo. Ma non solo loro. Se di norma Qualcomm crea i processori per i gaming-phone più potenti sul mercato, stavolta l’antifona potrebbe cambiare. Secondo quanto riferito da DigiTimes infatti, l’azienda statunitense da sempre rivale con MediaTek, starebbe lavorando alla progettazione e sviluppo del suo primo smartphone proprietario. Questo sarebbe dedicato proprio al settore videoludico. Una notizia molto interessante in quanto è lei che, come dicevamo, produce i SoC più potenti da adottare sugli smartphone. Ma con chi collaborerà?
ASUS e Qualcomm insieme per uno smartphone da gaming: la prima azienda aiuterà la seconda nella progettazione e realizzazione del device
Abbiamo da poco parlato del nuovo processore Qualcomm Snapdragon 875 che dovrebbe essere rivelato il primo dicembre prossimo. E quale miglior processore con cui lanciare il primo smartphone da gaming se non questo? Solo illazioni per il momento, ma non del tutto infondate. L’azienda taiwanese ASUS starebbe collaborando con Qualcomm nella progettazione del primo smartphone proprietario dedicato al gaming. Sappiamo che ASUS è già famosa non solo per i PC di ogni genere, ma soprattutto per il ROG Phone.
Attualmente, insieme a BlackShark, il ROG Phone è lo smartphone da gaming più potente in circolazione. Design accattivante e hardware da record lo rendono il miglior compagno possibile per i videogiocatori. Però l’azienda taiwanese collaborerà con quella statunitense per la progettazione di un nuovo device. E ciò non potrebbe essere una “zappa sui piedi“? In un certo senso sì, ma dopotutto il mercato di questo genere di dispositivi è sì in crescita, ma ancora poco maturo. La concorrenza è poca e ASUS può permetterselo.
Oltre a questo non è escluso un trattamento di favore da parte degli americani nei confronti dei taiwanesi nell’acquisto dei processori per i propri smartphones. Staremo a vedere come si evolveranno le cose. In ogni caso sembra che delle risposte le avremo entro fine anno.
Fonte | DigiTimes