Negli ultimi due anni abbiamo sentito molto spesso di persone che sono state salvate da pericoli grazie alla connessione satellitare degli iPhone. Un’innovazione che se integrata su larga scala, permetterebbe una inter-connettività tra le persone davvero molto migliore (e a prezzi abbordabili) da un capo all’altro del mondo. Qualcomm, come Apple, ci sta riuscendo grazie al nuovo chip Snapdragon Satellite. Vediamo i dettagli.
Qualcomm ha annunciato la connessione satellitare su smartphone Android. Una cosa che ha già fatto Apple e che vuole integrare anche lei
Qualcomm ha presentato al CES 2023 Snapdragon Satellite, un chip per comunicazioni satellitari. Sarà integrato nel modem Qualcomm x70 e presente in ogni processore Snapdragon 8 Gen 2. Tuttavia, la nuova funzionalità non funzionerà su tutti gli smartphone. Il chip Snapdragon Satellite funzionerà sulla rete satellitare di Iridium e consentirà la messaggistica satellitare in qualsiasi momento, non solo in caso di emergenza. Secondo un portavoce di Qualcomm, lo Snapdragon Satellite fornisce la ricezione da polo a polo, ma non sarà disponibile per impostazione predefinita. In sostanza la connessione satellitare su smartphone Android funzionerà, ma non per tutti.
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Per implementare le comunicazioni satellitari, non è sufficiente che i fornitori installino un processore Snapdragon 8 Gen 2 aggiornato: devono anche integrare nello smartphone apparecchiature a radiofrequenza Iridium L-band operanti a una frequenza di 1600-1626,5 MHz. Il primo partner tecnologico satellitare di Qualcomm è Garmin, che ha già un messaggero satellitare e una speciale “antenna” per lo smartphone. Secondo quanto riferito, i primi smartphone di punta con chip Snapdragon Satellite arriveranno nella seconda metà del 2023. Pertanto, i dispositivi già presentati e rilasciati basati su Snapdragon 8 Gen 2 non supporteranno le comunicazioni satellitari.
In sostanza, solo i dispositivi mobili con Snapdragon 8 Gen 2 che ancora devono uscire, potranno usufruire del servizio di connessione satellitare.
