Oppo ci tiene tantissimo alla qualità dell’immagine sui propri smartphone e ne sono l’esempio lampante i dispositivi Find X3 e Find X3. Il supporto del colore a 10 bit end-to-end e la fotografia WCG con sistema di gestione del colore Full Link hanno fatto in modo che i device fossero i più apprezzati. Il display, dunque, è un punto chiave della strategia dell’azienda. Ma oggi abbiamo notizia di una nuova tecnologia sviluppata insieme a Qualcomm. Si tratta del rendering a risoluzione variabile. Vediamo cosa è e come funziona.
Oppo e Qualcomm ancora insieme, stavolta per il rendering a risoluzione variabile: qualità dell’immagine su smartphone a livelli estremi
Secondo quanto rivelato dall’azienda stessa, Oppo, Qualcomm e NetEase (noto brand che si occupa di videogiochi e in generale del settore digitale videoludico) hanno stretto una partnership per potenziare il comparto multimediale degli smartphone. In che modo? Attraverso la tecnologia del rendering a risoluzione variabile. Il primo smartphone ad utilizzare tale tecnologia è Oppo Find X3 Pro. Ma come funziona di grazia?
In poche parole, sfruttando il processore Snapdragon 888 e la GPU Adreno 660, il Find X3 Pro riesce a colorare i pixel non singolarmente ma a blocchi. Gruppi di 4 pixel vengono colorati con lo stessa tonalità e questo permette, di fatto, di ridurre la quantità di pixel nell’area totale del 40%. Resta inteso che questo tipo di tecnologia può essere utilizzato solamente da smartphone che hanno una altissima risoluzione. Infatti, se così non fosse, la qualità generale delle immagini andrebbe a calare invece che ad aumentare. Su uno schermo di altissimo livello come quello di Oppo Find X3, anche se il numero di pixel diminuiscono, il livello di qualità dell’immagine rimane eccellente.
Ma ora andiamo a vedere cosa comporta questa tecnologia. Sono tre le migliorie: un’alta qualità dell’immagine (seppur i pixel diminuiscono), un alto frame rate ed un basso consumo energetico. Attraverso questa tecnologia, chiamata anche VRS, diminuisce il carico di lavoro sulla GPU e quindi aumentano le prestazioni. I dati divulgati dall’azienda sono i seguenti:
- + 30% di prestazioni
- + 38.1% di framerate