Il produttore di smartphone cinese Oppo ha appena annunciato il suo ingresso nell’OpenChain Project in qualità di membro platinum. Ciò significa che il brand darà il suo supporto nella costruzione di un ecosistema open source a livello globale, contribuendo allo sviluppo degli standard ISO open source.
Oppo è il primo membro platinum del progetto OpenChain proveniente dalla Cina
La notizia ancora più importante è però quella che Oppo è adesso il primo membro platinum del progetto OpenChain proveniente dalla Cina. Quindi un primato non da poco rispetto ai moltissimi altri brand cinesi presenti nel panorama tecnologico di oggi. Di fatto, Oppo potrà essere considerato un marchio alla stregua di Google, Microsoft, Toyota, BOSCH e pochi altri, almeno da questo punto di vista.
Ricordiamo che il progetto OpenChain è presieduto da The Linux Foundation, l’organizzazione di fama mondiale esperta nello sviluppo di open technology e della sua implementazione nell’industria. Questo progetto nasce con l’obiettivo di aumentare la fiducia nell’open source rendendo la conformità delle licenze di questi sistemi più semplice e coerente.
Come è riuscita Oppo a diventare il primo membro premium della Cina continentale? Nel comunicato ufficiale Oppo afferma che:
OPPO è stato scelto non solo per la sua forza nella ricerca e sviluppo nel settore dell’elettronica di consumo, ma anche per la vasta rete di supply chain che ha sviluppato, che sarà fondamentale per promuovere la tecnologia open source e gli standard sia per i fornitori che per i consumatori finali, accelerando così lo sviluppo dell’open technology.
Oppo Italia
Il brand cinese ha inoltre aggiunto che
In futuro, mentre contribuirà allo sviluppo degli standard ISO di conformità open source del progetto OpenChain, OPPO fornirà anche una supervisione strategica all’interno del comitato direttivo e guiderà attivamente la comunità open source attraverso una continua innovazione.
Oppo Italia
Che dire, Oppo sembra diventare sempre più un brand riconosciuto a livello internazionale, diventando di fatto l’alfiere dal paese asiatico nel settore tecnologico. Questo subito dopo aver aperto la prima sede in Europa occidentale nella città di Düsseldorf.
