Il mondo degli wearable è in continua espansione anche se il prodotto che va per la maggiore è la smartband. Piccola, economica, funzionale. Eppure ci sono aziende che non puntano su questo tipo di prodotti, ma ne inventano altri. Parliamo infatti della prima collana smart 5G di Motorola. Avete capito bene, un prodotto che (secondo noi) non vedrà affatto mercato soprattutto per come si presenta. Ma siamo felici di sbagliare. Vediamo i dettagli.
Motorola e Verizon hanno collaborato per creare una collana smart 5G. Un prodotto che difficilmente troverà mercato secondo noi. Per voi?
Motorola e Verizon, società di telecomunicazioni nordamericana, hanno annunciato ieri il lancio di un nuovo prodotto relativo alla connettività 5G. Si tratta di una collana smart 5G focalizzata sulla realtà virtuale e che fornisce Internet ad alta e bassa velocità in modo che i dispositivi possano garantire maggiore stabilità.
La collana intelligente 5G è stata sviluppata dalla divisione Motorola 312 Labs, un gruppo di innovazione annunciato dall’azienda lo scorso anno e che dovrebbe concentrarsi sulla ricerca e la creazione di prodotti legati alla realtà virtuale (VR) e alla realtà aumentata (AR) e miglioramento tecnologico degli schermi.
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Secondo l’azienda, la collana smart Motorola contiene il processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 dotato del primo Modem RF 10 Gigabit 5G al mondo. Questo offre una connessione Internet sufficiente per i dispositivi AR che supportano questa frequenza. L’accessorio è stato ottimizzato per offrire una migliore connettività con la tecnologia utilizzata dall’operatore nordamericano, sfruttando la velocità, la larghezza di banda e la bassa latenza della rete 5G Ultra Wideband.
Motorola prevede che la collana intelligente rivoluzioni la connettività wireless per i dispositivi di realtà aumentata, una categoria che si è distinta nel settore dei giochi e dell’automotive grazie alla maggiore immersione nei dispositivi per i contenuti visualizzati sullo schermo.
Che ne pensate? Curioso o inutile come accessorio? Per noi è troppo avanti per il tempo.
