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Meizu 18, dopo Samsung S21 Ultra, è il primo ad adottare Qualcomm Sonic 3D Sensor

Meizu 18 sarà una bomba, questo è chiaro. Seppur il design non ci stupirà più di tanto, considerando quello portato dal suo predecessore Meizu 17, ciò che troveremo all’interno del dispositivo ci lascerà a bocca aperta. Già ieri abbiamo parlato in breve della ricarica: il modello Pro integrerà una ricarica wireless anche migliore rispetto a quella di Oppo. Quest’oggi il brand ci comunica che il prossimo top di gamma sarà il primo ad integrare la tecnologia di riconoscimento delle impronte digitali a ultrasuoni di ultima generazione: la Qualcomm Sonic 3D Sensor. Ne abbiamo parlato qualche settimana fa. Vediamo i dettagli.

Meizu 18 sarà una scheggia a riconoscere la nostra impronta digitale: è dotato dell’ultimo sensore proprietario di Qualcomm, il Sonic 3D Sensor 2 Gen

Secondo quanto rivelato dall’azienda stessa, Meizu 18 sarà il primo dispositivo dopo Samsung Galaxy S21 Ultra ad integrare un nuovo sensore per la lettura delle impronte digitali. Vien da sé che lo smartphone avrà il lettore integrato nel display e non al lato come alcuni degli ultimi dispositivi usciti. Tuttavia è bene ricordare quanto questo nuovo sensore proprietario di Qualcomm sia migliore rispetto alla generazione precedente. Riassumiamo nei dettagli cosa lo rende così speciale.

meizu 18 qualcomm 3d sonic sensor seconda generazione

In generale la tecnologia offre una superficie più ampia del sensore e un’elaborazione più rapida per sbloccare gli smartphone ancora più velocemente. Vediamo qualche numero: il sensore Qualcomm 3D Sonic Sensor Gen 2 misura ben 8 x 8 mm rispetto alla superficie di 4 x 9 mm del modello di prima generazione. Si tratta del 77% in più di superficie utilizzabile. Questo tuttavia non è rappresenta necessariamente un malus, anzi: proprio la superficie più grande permette una precisione maggiore. Tuttavia più spazio viene utilizzato in uno smartphone, più la batteria e gli altri componenti diventano più piccoli. Ma anche qui niente paura: lo spessore del sensore arriva a solo 0.2 mm

Combinando il sensore più grande con un’elaborazione più rapida, Qualcomm promette che la scansione dell’impronta digitale sarà più veloce del 50%. In termini più tecnici questo nuovo sensore per le impronte digitali ultrasonico permette di catturare fino a 1.7 volte in più di dati biometrici.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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