La G alla fine del nome dice tutto. Sebbene inizialmente le specifiche di questo processore non facessero brillare gli occhi, in virtù dei punteggi benchmark, sulla carta risulta un bel gioiellino a basso costo. Il nuovo processore MediaTek Helio G85 è il SoC che troviamo montato sul device nuovo di zecca di Xiaomi (o meglio Redmi), cioè il Redmi Note 9. Il motivo sotto la scelta di un MediaTek è chiaro: costa meno rispetto ai chipset della stessa fascia della concorrente statunitense Qualcomm. E la qualità c’è, parliamoci chiaro. Nell’ultimo anno l’azienda taiwanese sta facendo passi da gigante.
MediaTek Helio G85 è stato presentato ieri dall’omonima azienda: ecco tutte le caratteristiche del nuovo processore
Il MediaTek Helio G85 si presenta come il diretto discendente del G80. E’ costruito con un processo litografico a 12nm (ben lontano dal Qualcomm Snapdtagon 875, soggetto di leaks recentemente) ed è un octa-core formato da 2 ARM Cortex-A75 clockati a 2.0 GHz e 6 ARM Cortex-A55 l clockati a 1.8 GHz. La GPU è una Mali-G52 “pompata” fino ad una frequenza di 1 GHz. Dunque rimane invariata rispetto al predecessore come tipo di GPU ma aumenta di 50Hz la frequenza.
Il nome parla chiaramente di un’ottimizzazione a livello gaming e si capisce anche dall’infografica qui sopra. Il sensore fotografico massimo supportato è da 25 megapixel e può processare fotografie con risoluzione massima fino a 48 megapixel. I potenziamenti che il processore offre in ambito gaming sono dovuti alla suite HyperEngine.
Il SoC comprende anche il motore neurale di MediaTek, che permette di accelerare le apps in Computer Vision (CV) come Google Lens e tutti i servizi AR. Non è purtroppo un processore che supporta il 5G: troviamo infatti il solo supporto al 4G, WiFi 5 e Bluetooth 5.0.
Il primo device al mondo a montare questo SoC è stato Redmi Note 9, l’ultimo del brand in linea cronologica. Ci aspettiamo che nel corso del 2020 molti altri mid-range adotteranno lo stesso processore visto il suo costo ridotto.
Fonte | MediaTek
Via | XDA