Da fine dello scorso anno Mastercard ha pensato a delle iniziative davvero interessanti. Una di queste è la Touch Card per pagamenti contactless per i non vedenti. Un altro programma molto interessante è la prima carta con supporto alle crypto creata in collaborazione con Nexo. Ma in futuro non ci saranno più carte per l’azienda. Infatti secondo quanto lei stessa ha rivelato, sta studiando un modo per far pagare gli utenti con un sorriso. O al massimo con un gesto della mano.
Mastercard ha in mente un nuovo programma per farci pagare con un sorriso. Più veloce sì, ma si alzano polemiche sulla privacy degli utenti
Mastercard sta lanciando un controverso programma che consentirà agli acquirenti di pagare alla cassa con un semplice sorriso o un gesto della mano. Questo è positivo, certo, ma solo per alcuni utenti. Infatti, gran parte degli utilizzatori delle carte e dei servizi del colosso dei pagamenti sono intimoriti dalle conseguenze lato privacy. Questo genere di pagamento funziona tramite il riconoscimento facciale che, come sappiamo, ha sollevato a lungo polemiche tra i gruppi per i diritti civili.
Sono diversi i punti positivi di questo pagamento Mastercard tramite sorriso o gesto. In primo luogo, si tratterebbe di un tipo di pagamento più igienico. Una cosa questa da non sottovalutare in un momento in cui, dopo due anni di pandemia, il contatto fisico con uno sconosciuto (immaginiamo un acquirente e un cassiere) è diventato un tabù.
In secondo luogo, si tratterebbe di un modo di pagamento estremamente veloce, molto più rispetto ad una strisciata di una carta. Questo comporta anche di evitare di cercare portafogli o smartphone nella borsa o nelle tasche ma utilizzare direttamente la mano o il volto.
Il progetto pilota verrà lanciato in Brasile in cinque supermercati questa settimana. Gli acquirenti saranno in grado di registrarsi per i pagamenti biometrici in negozio o tramite un’app con il loro partner locale, Payface. Nel frattempo, Mastercard si concentrerà sul lancio della tecnologia in mercati tra cui America Latina, Medio Oriente, Africa e Asia. Nulla si sa per l’Europa ancora, ma sarà difficile vedere un servizio simile da noi con le regole della Comunità Europea.