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Ufficiale: Magisk cambierà, ma il suo destino non è segnato

Magisk è uno dei supporti (forse l’unico) che permettono di rootare e quindi modificare le basi del sistema operativo Android. È uno strumento che gli appassionati modders utilizzano per scoprire novità del sistema per modificare, tramite dei moduli, ciò che più gli piace. Il fondatore però, John Wu, è stato assunto formalmente da Google e secondo quanto annunciato, il suo comportamento cambierà. Con lui cambierà ovviamente anche la piattaforma. Cerchiamo di capire come e perché.

Magisk andrà incontro a dei cambiamenti. Il fondatore ha affermato questo ieri, dando la colpa alla sua assunzione in Google. Che succederà?

John Wu, sviluppatore principale della popolare app Magisk, è diventato un membro del team di sicurezza della piattaforma Android di Google. Ironia della sorte, lo strumento che ha creato è progettato per aggirare la protezione del sistema operativo mobile per ottenere i diritti di superutente sugli smartphone. Il creatore di Magisk ha rilasciato la popolare utility cinque anni fa. John Wu si è formato per quattro mesi presso Apple ed è stato assunto per un lavoro a tempo pieno nella traduzione automatica. 

Secondo lui, il fatto che ora lavori in Google non significa la morte di uno strumento utile. Wu ha risposto ad alcune domande degli utenti e ha condiviso informazioni sui piani dell’azienda americana in merito alla sua idea.

Magisk continuerà il suo sviluppo, ma Google studierà attentamente le possibilità del programma, che sono in attesa di diversi cambiamenti. Il più grande di questi sarà il rifiuto del modulo MagiskHide. Con il suo aiuto, gli utenti possono nascondere la presenza dell’accesso root alle applicazioni che smettono di funzionare dopo aver apportato modifiche al sistema, ad esempio i clienti bancari. Nell’utility aggiornata rimarrà solo una certa parte dell’infrastruttura del modulo.

Lo sviluppatore osserva che nel suo stato attuale, il progetto sembra un “conflitto di interessi” poiché ha pieno accesso a quasi tutto il codice sorgente di Android. Un altro cambiamento sarà il rifiuto del repository ufficiale Magisk per il download dei moduli. Tuttavia, l’app consentirà comunque l’installazione manuale dei moduli tramite file .zip e lo sviluppo continuerà su GitHub.

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Nelle versioni più recenti dell’utilità, gli utenti saranno anche in grado di assegnare un elenco di processi in cui Magisk vieta ulteriori modifiche e scarta tutte le modifiche apportate. Allo stesso tempo, John Wu considera inappropriata la sua partecipazione diretta al successivo sviluppo di Magisk: secondo lui, lo sviluppo dell’utility sarà ora guidato dalla comunità di sviluppatori open source.

Via | 9to5Google

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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