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Google cambia la politica del Play Store per combattere la disinformazione

Google ha annunciato questa settimana che applicherà le modifiche ai termini di utilizzo del Play Store nei prossimi mesi. Quello che cambierà riguarderà sia gli sviluppatori che pubblicano le app nello store omonimo sia i consumatori. La modifica della serie di linee guida ha lo scopo di limitare l’accesso di società terze ai dati personali degli utenti Android. Ma vediamo nel dettaglio cosa andrà a modificarsi.

Novità per Google Play Store: le applicazioni che non seguono le nuove regole hanno tempo fino al 27 agosto per adeguarsi. Ecco le novità

Secondo il comunicato (via XDA Developers), le applicazioni che non seguono le nuove regole hanno tempo fino al 27 agosto per adeguarsi, trascorso tale periodo è possibile che il servizio venga sospeso fino a quando il responsabile non correggerà tutti i punti. In breve, ci sono cambiamenti che modificano il modo in cui gli sviluppatori possono utilizzare le API Android e altri che mirano esclusivamente a combattere la disinformazione. Dal 31 agosto sarà vietata la condivisione di dati o informazioni false su Google Play, in particolare contenuti sanitari.

Il team provvederà a cancellare contenuti che sollevano dubbi sull’efficacia dei vaccini, rivelano metodi inefficienti per combattere il coronavirus (come clorochina e ivermectina, ad esempio) e altre fake news. Oltre a questa enfasi sulle notizie false, le modifiche impediscono anche la disponibilità di app che utilizzano immagini e nomi simili agli originali per attirare utenti, come “Twitter Pro”, “Google Maps Navigator”, ecc. In un’immagine rilasciata da Google è possibile comprendere meglio il cambiamento. 

Google modifica la politica del Play Store per combattere la disinformazione

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Sebbene le nuove regole si concentrino sulla sicurezza, anche altre sezioni dei termini di utilizzo sono state migliorate. A partire dal prossimo mese, anche gli annunci che occupano lo schermo intero e vengono visualizzati all’improvviso non saranno più consentiti, lo stesso vale per gli annunci che compaiono durante i giochi e gli annunci che non possono essere saltati prima di 15 secondi.

Infine, dopo il 31 agosto Google richiederà anche che le app “spia”, come quelle utilizzate per il controllo genitori, seguano standard rigorosi per garantire la privacy. In questo caso l’applicazione deve, obbligatoriamente, visualizzare in background una notifica fissa sulla sua attività e non cercare di occupare il funzionamento dell’utente.

Le azioni intraprese da Google negli ultimi anni mostrano che l’azienda è focalizzata sull’innalzamento del livello di privacy per gli utenti Android limitando l’accesso delle applicazioni ai permessi di sistema sensibili. Da allora, le big tech hanno iniziato a introdurre importanti modifiche ai propri sistemi, principalmente Android 12.

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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