Google Pixel 7 Pro sarà il prossimi top di gamma del gigante della teconologia. Come anticipato molto tempo fa, il processore che equipaggerà questo dispositivo è il Google Tensor G2, successore del G1 che ha debuttato con il precedente modello. Ma quali proprietà e potenzialità ha questo SoC? Uno sviluppatore polacco ha rivelato i numeri dietro il processore:
Finalmente sappiamo qualcosa di ufficiale di Google Tensor G2, il processore del prossimo top di gamma Google Pixel 7 Pro. Ecco i dettagli
I risultati dei test di Google Pixel 7 Pro su Geekbench sono emersi online. Il benchmark ha, come ovvio, fornito le caratteristiche del processore dello smartphone: secondo una “decrittazione” interna di questi dati, il chip Tensor G2 si basa su vecchi core, ma comunque sarà più veloce del suo predecessore presente su Pixel 6a. A giudicare dai risultati dei test, l’architettura SoC di Google Tensor G2 include otto core disposti secondo lo schema “2 + 2 + 4”.
Secondo le fonti di rete, stiamo parlando di una coppia di Cortex-X1 grandi, due Cortex-A76 produttivi e quattro Cortex-A55 ad alta efficienza energetica. Ma il chip, secondo gli addetti ai lavori, non sarà una copia del suo predecessore: l’azienda apporterà alcune modifiche alle sue specifiche.
In particolare, la fonte riporta di aver overclockato i core A76 da 100 MHz (fino a 2.35 GHz) e i core X1 da 50 MHz a (2.85 GHz). Secondo i dati del benchmark, questo ha aumentato le prestazioni del processore del 10% nei test multi-core. Inoltre, è prevista la transizione da un processo a 5 nm a un processo a 4 nm più sottile, che dovrebbe ridurre il consumo energetico della piattaforma mobile.
Viene anche segnalata la modifica della grafica integrata nel SoC: il Mali-G78 MP20 sarà sostituito dal Mali-G710, che darà un aumento delle prestazioni fino al 20% con un’analoga diminuzione del consumo energetico. Infine, al Pixel 7 Pro è attribuito il nuovo modem Samsung S5300 e il coprocessore Jaineiro per l’accelerazione AI.
In offerta su Amazon
Via | Android Central