I progetti degli ultimi anni di Google sono estremamente interessanti. Uno degli ultimi che abbiamo visto era relativo alla riduzione dell’uso del carburante e dei consumi sulle strade. Maps, infatti, integra da poco un sistema che consiglia un determinato percorso stradale in base all’alimentazione dell’auto. Tra i tanti progetti, Protocol ci rende noto di Caviar, che dovrebbe proporre alternative gratuite a Dolby Atmos e HDR.
Google sta lavorando su un progetto chiamato Caviar, che predisporrebbe le basi per la creazione di alternative free a HDR e Dolby Atmos
Il suono surround e il video HDR sono popolari, ma il loro utilizzo spesso comporta costi di licenza. Google, secondo le ultime indiscrezioni, intende risolvere da solo questo problema: sulla rete sono apparse le prime informazioni che il gigante tecnologico sta sviluppando i propri standard per i formati “a pagamento”, rendendoli di fatto gratuiti ed open source.
Secondo Protocol, Google intende introdurre nuovi formati video e audio per offrire contenuti HDR e audio 3D senza costi di licenza. Ad esempio, per l’uso delle tecnologie Dolby Atmos e Vision, i produttori di lettori multimediali con un prezzo all’ingrosso di $ 50 pagano circa $ 2 per ogni unità di merce per la licenza corrispondente.
È stato riferito che lo sviluppo di Google “sarà regolato da un forum del settore e fornito gratuitamente ai produttori di hardware e ai fornitori di servizi“. Secondo indiscrezioni, uno dei canali per la promozione di nuovi formati sarà il servizio di streaming YouTube, che non supporta Dolby Atmos o Vision. I giornalisti suggeriscono che l’innovazione consentirà agli autori di video e brani musicali di pubblicare contenuti migliori sul sito senza costi aggiuntivi.
Google sta già discutendo un’iniziativa chiamata Project Caviar con i produttori di apparecchiature ed è anche in trattative con i fornitori di servizi. Si presume che Caviar sia proprio il nome di questa novità. Come sempre però, gli stessi rappresentanti della società non hanno risposto alle richieste dei giornalisti.