Le fotocamere degli smartphone sono una di quelle cose a cui gli utenti fanno più attenzione quando acquistano un dispositivo. Queste e la batteria, in realtà, vanno a braccetto. Ma come si sono evoluti i sensori fotografici sui nostri dispositivi da 20 anni a questa parte? Una ricerca di Counterpoint Research fa luce su quale sia stata la tendenza nello scorso ventennio e cerca di comprendere come questa si evolverà in futuro. In questa ottica, non sorprende che i produttori di smartphone stiano investendo molto in questo settore.
Ecco come le fotocamere sugli smartphone sono cambiate nell’ultimo ventennio: la risoluzione dei sensori è aumentata ma anche il numero
Di per sé la ricerca do Counterpoint Research non dice niente di troppo entusiasmante, ma è interessante comprendere il funzionamento del mercato. Eh sì, perché il cambiamento delle fotocamere negli ultimi 20 anni è dovuto principalmente dalla domanda degli utenti. Il primo dato, quello più importante, è l’aumento della risoluzione. Negli ultimi 20 anni, la risoluzione delle fotocamere per smartphone è aumentata esponenzialmente.
Partendo dal 1999, anno in cui probabilmente gli smartphone neanche avevano sensori fotografici, c’è stato un aumento il cui picco principale si è visto nel 2012. Fino al 2018 l’incremento della risoluzione è stato irrisorio ma negli ultimi due anni ecco che c’è l’impennata. Nel 2020, più di un terzo delle consegne mondiali erano di smartphone con sensori principali da 32 a 108 megapixel. Gli analisti si aspettano che questa tendenza continui.
La seconda tendenza è l’uso di più sensori in uno stesso modulo. Nel 2020, uno smartphone aveva una media di 3.7 moduli. Allo stesso tempo, le fotocamere con quattro o più moduli occupano il 29% del mercato. Poiché la tendenza verso più moduli riguarda segmenti di prezzo sempre più convenienti, si prevede che gli smartphone con fotocamere multi-modulo supereranno il 90% nel 2023.
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Ultimo ma scontato fattore è quello che riguarda l’intelligenza artificiale. I ricercatori affermano che più andremo avanti e più i sensori fotografici saranno basati sulla AI. Questa consente un migliore riconoscimento delle scene, ottimizzazione delle impostazioni di esposizione e mette a disposizione algoritmi di elaborazione delle immagini.
Immagine di copertina | Marques Brownlee
