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CUBOT KINGKONG 7 – Lo smartphone mostruosamente performante

C’era una volta un tempo in cui i rugged phone, smartphone robusti destinati a resistere a cadute, urti, graffi ed intemperie in generale, erano destinati quasi esclusivamente ad utenti che svolgevano attività lavorative pesanti ed estreme. Ai giorni nostri invece anche l’utente comune apprezza la qualità di questi dispositivi, divenuti sempre più bellini dal punto estetico ma anche performanti come smartphone comuni. Tra queste spicca sicuramente il recente Cubot KingKong 7, il cui nome è già un programma, che vi racconto in questa recensione competa.

Partiamo come sempre dal contenuto della confezione di vendita, piuttosto curata e che ci mostra sin dal primo sguardo il design del prodotto. All’interno del box troviamo dunque la seguente dotazione:

  • Cubot KingKong 7;
  • Cavo USB Type-C per la ricarica ed il trasferimento dei dati;
  • Alimentatore da parete, con presa europea ed output max 5V/2A-10W;
  • Cuffie cablate Type-C non in-ear (stile Apple);
  • Manualistica e certificato di garanzia;
  • Spillo per rimozione del vassoio SIM;
  • Pellicola in plastica a protezione del display pre-applicata.

Come già citato nell’introduzione di questa recensione i rugged phone moderni abbandonano le linee grezze e poco rifinite del passato adottando design piuttosto piacevoli alla vista. Cubot KingKong 7 non è da meno, al netto di una colorazione total black, dove sul retro troviamo un comparto fotografico che si compone di 3 ottiche e flash LED single tone, incastonati in un rettangolo smussato sui bordi realizzato in metallo sabbiato. Non manca poi il logo del brand e due feritoie per la fuoriuscita del suono, ma attenzione è solo uno lo speaker impiegato, pertanto la doppia feritoia è inserita unicamente per un lato estetico.

kingkong 7

Sulla scocca posteriore, sui bordi poi troviamo una superficie zigrinata che aumenta il grip con questo dispositivo, in quanto visto la natura del telefono, si propone con dimensioni piuttosto considerevoli pari a 166,75 x 83,4 x 14 mm ed un peso di 267 grammi. Non mancano due importanti certificazioni per la categoria del prodotto, ovvero la certificazione contro acqua ed altri agenti atmosferici, IP68 e IP69K, che permettono allo smartphone di essere immerso in acqua senza subire alcun danno, una cosa utilissima magari per tutti i riders che effettuano le consegne a domicilio anche sotto la pioggia o neve. Il peso e dimensioni potrebbero incidere nella comodità d’utilizzo ad una singola mano così come nell’utilizzo prolungato, ma personalmente io non ho mai ravvisato fastidi particolari.

I profili del Cubot KingKong 7 sono rinforzati in metallo spazzolato, dove troviamo sul lato sinistro il pulsane di accensione/spegnimento, un pulsante personalizzabile a cui associare una scorciatoia all’apertura di una determinata app, oppure in modalità fotocamera vi permetterà di effettuare lo scatto ed infine troviamo anche il sensore di sblocco con impronta. Purtroppo questo risulta troppo a filo con il profilo e quindi non sempre il riconoscimento dell’impronta è risultato rapido e preciso. Sul lato opposto troviamo invece il bilanciere del volume, anch’esso posizionato in una posizione scomoda, non tanto per la funzione di aumento/diminuzione del volume ma per l’eventuale screenshot ottenuto con la combinazione di tasto power e volume -. A parte ciò troviamo poi uno sportello che protegge da eventuali infiltrazioni di liquidi il vassoio SIM, quest’ultimo posizionato piuttosto internamente rispetto il profilo stesso, tanto che lo strumento per l’estrazione non è di lunghezza comune, ma bensì più lungo del normale.

Lo slot SIM è di tipo ibrido, in grado quindi di ospitare 2 SIM in formato nano oppure 1 SIM ed una scheda microSD per l’espansione della memoria integrata, fino ad un massimo di 256 GB. La connettività è di tipo 4G LTE ma niente aggancio del segnale 4G+, risultata ad ogni modo più che soddisfacente e rapida, nonostante il classico Speed Test non dimostri quanto appena detto. Anche la ricezione è sempre risultata stabile, contribuendo anche ad un ottimo audio in fase di chiamata, mentre il suono che fuoriesce dal singolo speaker sul retro, è povero di sfumature delle frequenze basse a vantaggio delle tonalità medio-alte, che non è propriamente un difetto, considerando che vista la tipologia di smartphone, questo verrà utilizzato principalmente in modalità vivavoce che in ambito multimediale.

Il profilo superiore risulta libero da elementi mentre quello inferiore accoglie il microfono principale e un ulteriore sportellino gommato a protezione dell’ingresso USB Type-C per la ricarica e trasferimento dei dati, oltre che supporto OTG ma niente uscita video. I materiali impiegati per il Cubot KingKong 7 sono di ottima fattura, infatti nei miei test oltre che ad una buona dose di sbadataggine, il dispositivo non ha riportato alcun danno o segni di usura sia nella scocca che sul vetro frontale.

kingkong 7

Questo mi porta a parlarvi del display, una vera sorpresa perché l’azienda in questo ambito non ha risparmiato, proponendo un pannello LCD IPS da 6,36 pollici in risoluzione Full HD+ (1080 x 2300 pixel), con densità di 395 ppi. Una vera rivoluzione per la categoria rugged, dove in genere viene impiegato uno schermo con sola risoluzione HD+. La visibilità sotto luce diretta del sole è ottima ma anche la resa dei colori è risultata più che soddisfacente, godendo anche di una buona luminosità e reattività del pannello, seppur mi sarei aspettato una maggiore responsività nello scrolling con dita bagnate. A “sporcare” il design del pannelo ci pensa un punch hole posizionato sul profilo superiore sinistro, in cui è inserita una camera selfie da 32 MP che permette anche lo sblocco tramite tecnologia Unlock Face, non proprio reattivo ma comunque utile in determinati ambiti.

Non manca poi la presenza di un LED monocromatico di colore blu che ci avverte di notifiche, batteria scarica e ricarica del dispositivo, oltre che contare su sensori di prossimità e luminosità che lavorano in maniera egregia. Purtroppo, al netto di una buona risoluzione, manca il supporto HDR e i DRM Widevine sono di tipo L3.

kingkong 7

Cubot KingKong 7 propone sotto la scocca un processore MediaTek Helio P60, soluzione octa-core a 2.0 GHz (4 x Cortex-A73 da 2GHz + 4 x Cortex-A53), affiancato da una GPU Mali-G72 da 800 MHz, oltre che ben 8 GB di RAM e 128 GB UFS 2.1 di storage espandibile. Di certo una scheda tecnica che non fa gridare al miracolo, ma che risulta ben ottimizzata anche perché il software di base è Android 11 stock, con assenza di personalizzazioni particolari da parte del brand. In parole povere, sono sempre riuscito a muovermi all’interno del sistema in maniera veloce e senza rallentamenti o crash di app, ma soprattutto ho sempre potuto contare sul terminale per lo svolgimento di qualsiasi compito, concedendomi anche qualche sessione da gaming, con titoli anche importanti, come Call of Duty Mobile, Aspalt 9, Real Racing 3 etc..  ottenendo frame rate stabili e fluidità generale ottima, rinunciando magari a dettagli grafici ai massimi livelli, ma con temperature della CPU sempre sotto controllo, tanto da non mostrare fenomeni di thermal throttling.

Come già citato prima, il Cubot KingKong 7 si avvale di un software molto vicino ad Android stock in versione 11 con patch di sicurezza risalenti a luglio 2011. Manca qualsiasi tipo di personalizzazione, se non quella legata al pulsante sopra citato e questo mi ha un po’ stupito, perché mi sarei aspettato l’inserimento di una suite di app dedicate al mondo del lavoro, come una livella, un righello o altro, ma poco male in quanto sarà l’utente a decidere cosa e se, installare sul proprio smartphone. Va solo specificato che non so quanto l’azienda supporterà a livello di aggiornamenti il terminale, pertanto potreste mettere a conto che lo smartphone potrebbe rimanere ancorato alla versione Android e patch appena citate.

Il comparto fotografico di un rugged phone non ha mai brillato per qualità e purtroppo anche per il device di Cubot non possiamo esprimere giudizi totalmente positivi. Sul posteriore sono presenti 3 ottiche, il cui sensore primario è un 64 MP a cui si accompagna una lente grandangolare da 16 MP ed un obiettivo macro da 5 MP, mentre la camera selfie si affida ad un’unità da 32 MP.

kingkong 7

Di giorno le foto risultano essere più che sufficienti, con una buona dose di dettagli, ma se utilizziamo la camera ultrawide, si può notare una certa aberrazione dei colori, risultando poco realistici e tendenti alle tonalità gialle. A livello software mancano tante funzioni, come l’HDR, che in determinate situazioni avrebbe fatto comodo e salvato lo scatto. Oltre questi aspetti, la cura per i dettagli è buona, anche se, l’utilizzo del sensore per le macro non eccelle particolarmente così come risultano di scarsa qualità gli scatti notturni, soprattutto quando nella scena sono presenti luci artificiali, le quali mettono leggermente in crisi il sistema. L’effetto bokeh o meglio dire modalità ritratto, va leggermente rivista in quanto i bordi dei volti non sempre vengono scontornati in maniera precisa.

Con la selfie camera si ottengono discreti scatti, ma al buio il sensore fa davvero fatica, restituendo colori impastati. Tutto ciò vale anche per i video, che possono essere girati ad una risoluzione massima di 1080p 30fps, senza alcuna stabilizzazione, nemmeno digitale con evidenti risultati mossi. Ma in fin dei conti, ci sta, considerando che avrebbe poco senso impiegare sensori costosi, su uno smartphone che teoricamente è destinato a cadute ed altre cattiverie. Buono invece il flash, utilizzato in situazioni di luce scarsa, che nel complesso non brucia il soggetto inquadrato ma ne esalta i dettagli.

A livello di connettività sul Cubot KingKong 7 è equipaggiato un modulo WiFi Dual Band che anche nei punti meno coperti della casa riesce a garantire buone performance. Inoltre va segnalata la presenza del Bluetooth4.2, Radio FM, del GPS/Glonass/Beidou e del sensore NFC che permetterà il pagamento in mobilità senza dover tirare fuori portafogli o carte, utile se avete le mani sporche.

Uno dei grossi benefici di un rugged è quella di poter contare su una più che discreta autonomia ed il modello proposto da Cubot si affida ad una batteria da 5000 mAh che permette di concludere un’intera giornata lavorativa senza alcun problema, anche con uso piuttosto intenso, conservando a fine giornata almeno un buon 25/30% di carica residua. Nel caso in cui doveste farne un utilizzo più blando, quindi, potreste poter arrivare anche a due giornate piene di utilizzo. Unico neo forse, la ricarica, che avvalendosi del caricatore proprietario, si concluderà in circa 3 ore.

CONCLUSIONI

Al netto di quanto ci siamo fino ad ora raccontati, Cubot KingKong 7 è un rugged phone, che può essere anche utilizzato come un comune smartphone, che vi consiglio soprattutto se siete come me degli utenti poco attenti nella cura del prodotto.

Viste le sue caratteristiche  e performance, questo terminale si candida ad essere uno dei migliori rugged phone in circolazione, risultando stabile ed affidabile in ogni ambito. Vince sicuramente sul lato multimediale, potendo contare su un bel display risoluto, per la grande autonomia e resistenza anche in condizioni difficili, come pioggia, sabbia e molto altro. Parliamo allora di prezzo, perché il Cubot KingKong 7 può essere acquistato direttamente sullo store Amazon con spedizione Prime e garanzia del colosso dello shopping online, ad un prezzo di 249,99€ ma al momento, con validità fino al 13 novembre, potrete riscattare un coupon del 20% direttamente dalla pagina d’acquisto, portando quindi il prezzo finale ad un valore di 199,99€. Che aspettate, correte ad acquistarlo….

Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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