Ultimamente sentiamo molto spesso di problemi di surriscaldamento di smartphone dovuti ai processori che integrano. Nello specifico, un caso emblematico è quello rappresentato da Snapdragon 8 Gen 1, il nuovo SoC top di gamma equipaggiato da Xiaomi 12 Pro e OnePlus 10 Pro. Da tempo si parla che questo processore scalda troppo ma ci siamo mai chiedi perché? Sì, e la risposta non è mai arrivata almeno fino ad oggi. La colpa non è di Xiaomi o OnePlus (in questi due casi) ma del design di ARM.
Perché alcuni processori Snapdragon si surriscaldano? Succede anche con Exynos e la colpa è di ARM…non delle singole aziende di smartphone
Gli esperti potrebbero aver rivelato cosa ha causato problemi di surriscaldamento nei processori Exynos e Snapdragon, specialmente nei più recenti dispositivi. Sia lo Snapdragon 8 Gen 1 che l’Exynos 2200 soffrono di problemi di surriscaldamento simili. Non entreremo nella questione del confronto delle loro prestazioni qui, ma affronteremo il discorso del “perché” succede.
Secondo Business Korea, il problema è causato dal design ARM dei processori. Il problema del surriscaldamento degli smartphone interessa diversi brand come Samsung, Xiaomi e Motorola. Attualmente, Exynos 2200 e Snapdragon 8 Gen 1 sono presenti nei dispositivi di punta e si sono rivelati problematici in termini di riscaldamento, prestazioni e consumo energetico.
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Il problema è presente sia nei processori prodotti da Samsung che da TSMC, il che rafforza il fatto che il problema non è il processo in sé, ma il design. Entrambe le piattaforme Snapdragon ed Exynos utilizzano il design ISA (Instruction Set Architectures) di ARM. È un modello astratto che definisce come la CPU sarà controllata dal software.
Ma perché ad Apple non succede tutto questo? Per spiegarlo, le fonti citano come esempio i processori utilizzati nell’iPhone che anch’essi utilizzano il design ARM. Tuttavia, non soffrono di surriscaldamento e problemi di prestazioni. Secondo loro, la ragione di ciò è che Apple lavora per adattare i chip ai suoi dispositivi. Cosa che gli altri non fanno. In effetti, secondo loro le concause potrebbero essere il processo di produzione, il design del processore, i componenti periferici e le prestazioni del software.
Quindi, il problema sarebbe che Samsung e Qualcomm utilizzano i loro processori Exynos e Snapdragon su più smartphone e mantengono il design, senza modifiche tra i modelli, dando priorità alla compatibilità e non all’ottimizzazione, come Apple.
Ci fa sorridere piacevolmente la creazione di processori personalizzati come Google Tensor. Questi, almeno in linea teorica, non dovrebbero avere problemi di questo tipo perché costruiti proprio sopra le potenzialità del singolo smartphone che li equipaggiano.
Via | SamMobile
