Se ne parla da giugno scorso del caricabatterie universale USB-C. L’Europa l’ha voluto, l’ha bramato e finalmente, dopo mesi di trattative, l’Europarlamento ha approvato la legge. Ufficialmente, dal 2024, il caricabatterie tipo-C sarà l’unico utilizzabile e vendibile su tutti i dispositivi elettronici commercializzati nell’Unione. A dirla tutta, sono passati più di due anni da quando l’UE ha iniziato la sua “lotta” verso la standardizzazione. Ma andiamo al voto di oggi e vediamo i dettagli della faccenda.
Ora è ufficiale: l’EU (o meglio l’Europarlamento) ha approvato finalmente la legge che impone a tutti gli OEM il caricabatterie USB-C. Problemi non solo per Apple
I voti favorevoli al provvedimento per l’adozione del caricabatterie universale USB-C in Europa sono stati 602, di cui solo 13 contrari e con otto astenuti. Dopo questo momento, quindi, il timer inizia a correre per tutti quei produttori che ancora non utilizzano USB-C. E attenzione, perché Apple non è l’unica e ci sono altri produttori che utilizzano standard differenti. Infatti, la leggenda su cui si è costruito tutto questo odio nei confronti dell’azienda di Cupertino è piuttosto ingiustificata.
I produttori Android, per la maggior parte, non hanno paletti nuovi a cui far riferimento a causa delle nuove normative. Tutti i dispositivi di fascia alta e di fascia media sono già dotati di USB-C. Tuttavia, nella fascia bassa ci sono ancora connettori Micro USB. Non sono tutti, poiché anche qui sono stati compiuti progressi, ma ne sono rimasti alcuni.
Almeno fino al 31 dicembre 2024, Apple come tanti altri OEMs, può presentare e lanciare in Europa un iPhone che abbia ancora un connettore Lightning o micro-USB. Se per qualsiasi motivo il lancio viene ritardato e raggiunge il 1 gennaio 2025, violerà le nuove normative europee. È infatti dal 1 gennaio 2025 che gli smartphone senza USB-C non potranno essere commercializzati, almeno nel vecchio continente.
Solo per gli smartphone?
Questo regolamento si applicherà anche ad altri dispositivi elettronici come tablet, fotocamere digitali, altoparlanti, cuffie o periferiche di ogni tipo. Anche ai laptop. Tuttavia, questi dispositivi hanno una sorta di proroga: fino alla fine della primavera del 2026 possono continuare a essere commercializzati senza USB-C. In sostanza i produttori come Apple, ASUS, Acer e così via, ESCLUSIVAMENTE per i computer, possono ancora utilizzare quel tipo di caricabatterie e connettore.
La normativa del caricabatterie USB-C prevede solo questo?
No, perché va inoltre notato che la normativa non impedirà a uno smartphone di arrivare senza un alimentatore. Sì, devono portare almeno un cavo, cosa che l’attuale legge prevede già. Tuttavia, i produttori potrebbero non includere l’hub che si collega alla presa, se lo desiderano.