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BadPower è il malware che “incendia” il vostro smartphone

Tra le funzioni più ricercate in fase di acquisto di uno smartphone troviamo quella relativa al supporto alla ricarica rapida, ancor meglio se di tipo wireless. In realtà la tecnologia odierna permette di trovare questa feature anche su dispositivi entry level, come ad esempio il Redmi 9, ma sapevate che l’uso costante della ricarica rapida accelera il degrado della batteria dello smartphone?

Ma in realtà in questo articolo non affronteremo questo tema, che a conti fatti risulta il male minore rispetto a quanto vi stiamo per raccontare. Infatti un recente studio condotto dal team di Xuanwu Lab (un’unità di ricerca del colosso cinese Tencent) ha rivelato che la ricarica rapida è vulnerabile al malware BadPower, passato alla cronaca per la capacità di far incendiare i telefoni cellulari. Questo malware bypassa il firmware dei caricabatteria che sfruttano la tecnologia di ricarica rapida, facendo così surriscaldare il dispositivo collegato a tal punto da farlo infiammare.

badpower

BadPower è il malware che “incendia” il vostro smartphone

Secondo il rapporto, il malware BadPower attacca direttamente il firmware dei caricabatterie veloci (caricabatterie che utilizzano la tecnologia di ricarica rapida). A differenza dei normali caricabatterie, i caricabatterie rapidi hanno un firmware integrato che consente loro di comunicare con i dispositivi collegati: in questo modo viene fornita la velocità e potenza di ricarica adeguata, in base alle capacità di ciascun dispositivo specifico.

Quello che fa BadPower è corrompere questo sistema, permettendo quindi che il caricatore vittima fornisca una quantità maggiore di volt rispetto quelli che i dispositivi collegati possono supportare. L’alta tensione provoca un riscaldamento eccessivo in grado di piegare, fondere o persino bruciare le parti interne.

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La cosa più pericolosa è che il malware BadPower attacca in modo silenzioso e soprattutto è facile infettarsi ed infettare altrui, perchè se il malware risiede sul vostro smartphone ed utilizzate un caricabatteria di un vostro amico, dotato della tecnologia di ricarica rapida, il malware modificherà il sistema del caricatore in prestito e tutti i dispositici ad esso collegati successivamente potrebbero venire danneggiati.

Il team di Xuanwu Lab ha testato questo malware su 35 caricabatterie veloci (dei 234 modelli disponibili sul mercato) e ha scoperto che 18 modelli di 8 marchi diversi sono vulnerabili, pertanto la buona cosa è che non tutti i caricabatteria sono a rischio.

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Altra cosa positiva è che alcuni caricabatterie possono essere aggiornati tramite nuovo firmware ma non tutti permettono tale funzione e quindi devono essere buttati via. Tra le vittime del malware troviamo ad eesempio il nuovo caricabatteria Gan da 65W di Xiaomi, che è stato ritirato dal mercato.

Al momento non è stata rilasciata alcuna linea guida sul come prevenire tale situazione, se non le classiche buone abitudini, come lo scaricare le applicazioni solo da store fidati, ma soprattutto la cosa migliore da fare è evitare di prestare e farti prestare il caricabatteria, soprattutto a sconosciuti.La soluzione potrebbe essere quella di rafforzare il firmware dei caricabatterie per impedire modifiche non autorizzate e implementare una migliore protezione da sovraccarico sugli smartphone.

[Fonte]

[Via]

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Emanuele Iafulla
Emanuele Iafulla

Nerd, Geek, Netizen, termini che non mi appartengono. Semplicemente me stesso, amante della tecnologia e provocatorio come Xiaomi fa con i suoi prodotti. Alta qualità a prezzi onesti, una vera provocazione per gli altri brand più blasonati.

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Condo B
Condo B
3 anni fa

Come riportato dalla ricerca cinese, il caricabatterie deve prima essere infettato con il malware usando uno speciale device apposito e per ora non ci sono prove che un app infetta tramite un qualsiasi cellulare possa corrompere il firmware del caricabatterie. Quindi direi che si può stare tranquilli.

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