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Android 12 è ufficiale e queste sono tutte le novità che porta

Dopo mesi e mesi di leaks e di importanti informazioni da parte degli sviluppatori, Android 12 è finalmente uscito allo scoperto. Durante il Google I/O di oggi l’azienda ha permesso al nuovo sistema operativo di debuttare. Alcuni dispositivi come Xiaomi Mi 11, Mi 11 Ultra e Mi 11i possono già installarlo. Oggi è già disponibile in versione beta anche per Google Pixel 3 e versioni successive. Si tratta di un aggiornamento che insieme a un gran numero di nuove funzionalità arriva con il più grande rinnovamento estetico del sistema da anni. Vediamo tutto nel dettaglio.

Android 12 è finalmente ufficiale ed è stato annunciato durante il Google I/O. Ecco tutte le novità che incontreremo sul sistema operativo

Dopo tanti anni che si chiedeva un vero rinnovo dell’interfaccia del sistema, Google ha finalmente risposto ai commenti. Con Android 12 vedremo un cambiamento più che significativo in base a ciò che gli utenti di Google Pixel potevano già godere fino ad ora. Parallelamente è proseguita l’attività di miglioramento delle funzioni privacy, aspetto sempre più importante nello sviluppo del sistema operativo.

Material You e l’esperienza più personalizzata di Android

Android 12 presenta Material You, un linguaggio di design unico con cui Google vuole unificare gli ecosistemi software e hardware, portando al più grande cambiamento di design nella storia di Android. Con esso troviamo novità che spaziano da un cambio di colori a un ridisegno di forme, luci ed effetti di movimento. Il risultato è che Android 12 vuole presentarsi come un sistema operativo più espressivo, dinamico e personalizzabile.

Si può personalizzare completamente il proprio smartphone con una tavolozza di colori personalizzata e widget riprogettati. Usando quello che chiamano estrazione del colore, si sceglie lo sfondo e il sistema determina automaticamente quali colori sono dominanti, quali sono complementari e quali sono semplicemente belli. Quindi applica quei colori all’intero sistema operativo, dunque all’ombra delle notifiche, alla schermata di blocco, ai controlli del volume, ai nuovi widget e così via.

Non soltanto il comparto visivo è stato riprogettato, ma anche quello audio. Il tono di notifica, le impostazioni rapide e persino il pulsante di accensione, sono stati reinventati per aiutare l’utente a svolgere le attività con più facilità. La suoneria delle notifiche è più intuitiva e divertente, con una visione nitida e immediata delle notifiche delle app.

Lo spazio Impostazioni rapide non ha solo un aspetto e una sensazione diversi. È stato ricostruito per includere Google Pay e Home Controls, consentendo la personalizzazione in modo da poter avere tutto ciò di cui si ha più bisogno in un unico luogo di facile accesso. Per avere sempre l’aiuto di Google a portata di mano, ora si può premere a lungo il pulsante di accensione per richiamare l’Assistente. Si può effettuare una telefonata, aprire app, porre domande o leggere articoli.

Privacy e trasparenza

Android 12 include nuove funzionalità che permettono maggiore trasparenza. In particolare si può agire su quali app accedono ai dati e dà la possibilità di avere più controlli in modo da poter vedere a quante informazioni private possono accedere le app.

La nuova dashboard per la privacy offre una visualizzazione unica delle impostazioni delle autorizzazioni, nonché a quali dati si accede, con quale frequenza e tramite quali app. Consente inoltre di revocare facilmente le autorizzazioni dell’applicazione direttamente dal pannello di controllo. È stato aggiunto un nuovo indicatore in alto a destra nella barra di stato in modo da sapere quando le app accedono al microfono o alla fotocamera. E se si desidera rimuovere l’accesso dell’app a questi sensori per l’intero sistema, si possono utilizzare due nuovi interruttori nelle Impostazioni rapide.

Sempre in tema privacy c’è Private Compute Core. Questa feature abilita funzionalità come Live Caption, Now Playing e Smart Reply. Tutta l’elaborazione audio e della lingua viene eseguita sul dispositivo, isolandolo dalla rete per preservare la privacy. Come il resto di Android, le protezioni in Private Compute Core sono open source e completamente ispezionabili e verificabili dalla comunità di sicurezza. 

Gianluca Cobucci
Gianluca Cobucci

Appassionato di codice, lingue e linguaggi, interfacce uomo-macchina. Tutto ciò che è evoluzione tecnologia è di mio interesse. Cerco di divulgare la mia passione con la massima chiarezza, affidandomi a fonti certe e non "al primo che passa".

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